I grandi acquisti non si comportano come la spesa. Un router, un aspirapolvere o un divano danno valore per molti mesi. Se una persona paga in anticipo, la ripartizione può sembrare sbilanciata; se tutti pagano subito, la liquidità può risentirne. La soluzione: distribuire il costo nel tempo e in base all’uso.
Pensa all’oggetto come a una torta allungata lungo una linea del tempo. Ogni mese, la famiglia “mangia” 1 fetta. Ogni persona prende un morso proporzionato a quanto lo usa.
La mini‑formula (quella da ricordare):
Quota mensile per la persona i = (Item / L) × (wᵢ / Σw)
Item
: l’acquisto misurato come un’unità intera (non serve la valuta; usa “1 oggetto”).L
: vita utile prevista in mesi.wᵢ
: peso d’uso della persona i (es., pesi uguali = 1 ciascuno; forte utilizzatore = 2).- Σw: somma di tutti i pesi d’uso domestici in quel mese.
Nome della regola pratica: Ripartizione Uso‑e‑Tempo.
Perché funziona: il tempo tutela la liquidità ed equità tra i mesi; l’uso tutela l’equità tra le persone. L’oggetto viene “consumato” lentamente; paghi il tuo morso.
Dove si inceppa: persone che entrano/escono; uso che cambia; l’oggetto si rompe prima o dura di più; compare un valore di rivendita. La variante più sicura sotto lo gestisce.
Una variante più robusta (sempre mini):
- Aggiungi “mesi attivi” per persona.
- Aggiungi un credito “residuo” se vendi o se qualcuno lo tiene quando lascia.
Quota mensile per la persona i nel mese t = (Item / L) × (wᵢ,t / Σw,t), solo nei mesi in cui è attiva.
Se l’oggetto è venduto dopo M mesi con Residuo R (come frazione di Item), allora:
- Credito residuo per la persona i = R × (Σ sui mesi attivi di wᵢ,t / Σw,t) ÷ (Σ su tutte le persone di Σ sui mesi attivi wⱼ,t / Σw,t).
Puoi pensare al credito residuo come a una piccola “fetta al contrario” che restituisce valore.
Pocket card
- Regola: Ripartizione Uso‑e‑Tempo — assegna la fetta mensile dell’oggetto in base ai pesi d’uso correnti; salta i mesi in cui qualcuno non è nel nucleo; aggiusta se c’è valore di rivendita.
- Quando usarla: Beni durevoli con valore su più mesi (elettrodomestici, mobili, attrezzi, apparecchi di rete). Funziona meglio quando la vita è ≥ 6 mesi o l’uso è realmente condiviso.
- Quando no: Consumabili, oggetti personali, acquisti a breve vita (L ≤ 2 mesi). Più semplice gestirli come spesa una tantum o personale.
- Come adattarla:
- Vita incerta? Scegli un L prudente (es., 12 o 24 mesi) e rivedi più avanti.
- Uso disomogeneo? Usa pesi tipo 2 per forte, 1 per leggero.
- Ingressi/uscite? Conta solo i mesi attivi; congela la loro quota quando lasciano.
- Rivendita? Distribuisci R proporzionalmente alle fette storiche.
Una formula, tre manopole da regolare: L per il tempo, w per l’uso, R per la rivendita.
Mini‑scenari
- Tre coinquilini, uso uguale, nessuna rivendita
- Item = 1 unità
- L = 24 mesi
- w = [1, 1, 1] ogni mese in cui sono tutti presenti
Fetta mensile = 1 / 24 dell’oggetto.
Quota mensile di ciascuno = (1 / 24) × (1 / 3) = 1 / 72 dell’oggetto.
Se una persona lascia dopo 12 mesi, ha pagato 12 × (1 / 72) = 1 / 6 dell’oggetto. I due restanti continuano a pagare 1 / 24 diviso 1:1, quindi 1 / 48 ciascuno al mese successivo.
- Due partner, uso diseguale, vendita a metà vita
- Item = 1 unità
- L = 18 mesi pianificati, ma venduto al mese 12
- Residuo R = 0,3 (venduto al 30% del valore originale)
- Pesi w = [2, 1] ogni mese (Persona A usa il doppio)
Fetta mensile = 1 / 18.
Quote mensili: A: (1 / 18) × (2 / 3) = 1 / 27, B: (1 / 18) × (1 / 3) = 1 / 54.
Pagato fino al mese 12: A = 12 / 27 = 4 / 9; B = 12 / 54 = 2 / 9.
Totale pagato da entrambi = 6 / 9 = 2 / 3 dell’oggetto. Il residuo R = 0,3 restituisce valore.
Crediti residui in base alle quote storiche: A ottiene 0,3 × (4/9) ÷ (6/9) = 0,3 × (4/6) = 0,2; B ottiene 0,3 × (2/6) = 0,1.
- Famiglia con nuovo ingresso, pesi che cambiano
- Item = 1 unità
- L = 12 mesi
- Mesi 1–6: solo genitori, uso uguale (w = [1,1])
- Mesi 7–12: l’adolescente inizia a usarlo leggermente (w = [1,1,0,5])
Fetta mensile sempre 1 / 12.
Per i mesi 1–6: ogni genitore paga (1 / 12) × (1 / 2) = 1 / 24 al mese.
Per i mesi 7–12: i genitori pagano (1 / 12) × (1 / 2,5) = 1 / 30 ciascuno; l’adolescente paga (1 / 12) × (0,5 / 2,5) = 1 / 60 al mese.
Totali: - Genitore A: 6 × (1/24) + 6 × (1/30) = 1/4 + 1/5 = 9/20 dell’oggetto.
- Genitore B: uguale 9/20.
- Adolescente: 6 × (1/60) = 1/10.
Verifica: 9/20 + 9/20 + 1/10 = 1.
Modalità di errore e predefiniti più sicuri
- Problema “ops, si è rotto prima”: Se l’oggetto muore a M < L, interrompi il piano a M. Quei mesi riflettono già il consumo. Se esiste garanzia o rimborso, trattalo come un mini R e distribuiscilo secondo le quote storiche.
- Problema “una persona ha anticipato il costo”: Se qualcuno paga in anticipo, considera le quote mensili degli altri come un trasferimento ricorrente finché il loro piano si completa. Evita somme forfettarie a meno che non le preferiscano tutti.
- Dibattito “l’uso è vago”: Predefinisci pesi uguali a meno che qualcuno non sia chiaramente l’utilizzatore principale. Funziona una soglia semplice: se l’uso di una persona è ≥ 2× gli altri, imposta il suo w = 2 e gli altri = 1.
- Domanda “chi lo possiede se qualcuno se ne va”: La proprietà segue l’acquirente salvo diverso accordo. Se chi se ne va tiene l’oggetto, trattalo come R con R = frazione di vita residua (es., se restano 10/24 di vita, R ≈ 10/24). Applica la formula del credito residuo per dare agli altri la loro parte di quel valore residuo.
- Disordine “troppe categorie”: Tieni tutto semplice. Una categoria “Beni durevoli domestici” e una breve nota battono etichette frammentate.
Buoni predefiniti
- L predefinito: 12 mesi per piccoli elettrodomestici, 24–36 per mobili, 36 per apparecchi importanti. Modifica solo se sembra chiaramente sbagliato.
- Pesi predefiniti: uguali salvo forte evidenza; se forte, parti da 2:1.
- Residuo predefinito: 0 a meno che non ci sia vendita o un chiaro trasferimento di proprietà.
- Guida al tetto di budget: Mantieni “Beni durevoli domestici” a ≤ 5–10% delle uscite mensili medie, usando l’importo della fetta mensile (non l’intero oggetto) per valutare se sei nel range.
Mappatura a Monee, in breve
- Tetto di categoria: Mappa la fetta mensile a un tetto “Beni durevoli domestici” (es., punta a ≤ 5–10% delle uscite mensili). Questo evita che un acquisto singolo alteri la fotografia di un mese.
- Etichettatura: Aggiungi una breve etichetta tipo “Durevole: L=24, w=1/1/1” nelle note per tracciare la regola di ripartizione scelta. Tienila minimale e coerente.
Piccola metafora visiva da ricordare: L’oggetto è una pagnotta; il tempo è l’affettatrice; l’uso decide chi prende quale fetta. Se qualcuno se ne va, congela le sue fette; se vendi, restituisci a tutti un morso.
Chiarimenti in stile FAQ
- E se i redditi sono diseguali? Puoi sostituire i pesi d’uso con pesi di contribuzione (es., pesi proporzionali alle quote di reddito netto) se la famiglia preferisce l’equità “in base alla capacità di pagare”. Le stesse formule funzionano: sostituisci w con i pesi concordati.
- E se non sappiamo stimare L? Scegli un L che corrisponda a un ciclo di manutenzione che conosci (es., 12 mesi), rivedi al mese 6. È più che sufficiente ed evita la paralisi decisionale.
- E se qualcuno rifiuta ripartizioni continuative? Ripiega su una quota negoziata una tantum basata sui mesi attivi attesi e sui pesi: Quotaᵢ = (Mesi attivi × wᵢ / Σw per mese attivo) ÷ L. È la stessa matematica, solo pagata in anticipo.
Ricorda: pochi buoni predefiniti battono un’ottimizzazione infinita. Usa la Ripartizione Uso‑e‑Tempo, imposta L e i pesi una volta, e lascia che i mesi facciano il loro lavoro.